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al testo di Pietro Menditto
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Seduti ai tavolini di marmo nel grembo di una data banale tutti ormai sapevano che il tempo è un dubbio condiviso dalle cose ma ognuno ordinava una bibita diversa e l’estate andandosene lasciava una scia di schiuma gialla e salata come labbra di affogati. Non c’era uno straccio di problema e questo infastidiva i teologi del pomeriggio che con un tirso disegnavano ostinati sulla sabbia rami di presunte genealogie. Scusa se non ti parlo d’amore ma non riesco a trovarlo con quel suo vizio di ficcarsi in ogni possibile orifizio. Il fatto è che tutto dipende dalla supremazia del commiato il vero signore dell’attimo e della perpetuità. Non puoi sconfiggerlo con la diplomatica gentilezza di un principe di terre apriche avvezzo alle rinunce. La notte scorsa devo averti sognata, stamattina il cuscino era pieno di tuoi capelli. |
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